Via Baccina (R. I - Monti) (da via di Tor dei Conti a via dei Serpenti)
La via ha preso il nome da quello dell’omonima famiglia il cui stemma è tuttora nel cornicione del palazzo avito (ora non più).
L’ospizio istituito da Paolo III (Alessandro Farnese - 1534-1549), presso la chiesa di San Giovanni in Mercatello [1], per ebrei e acattolici convertendi, fu trasferito, con motu proprio di Urbano VIII (Maffeo Barberini - 1623-1644) del 1637, a via Madonna dei Monti [2]. L’ospizio dei Neofiti incorporò la chiesa di San Salvatore in Suburra (su via Madonna dei Monti - vedi) e l’Oratorio di San Giovanni Battista su via Baccina e dette il nome di “Vicolo dei Neofiti” a quello che le fiancheggia, .
All’angolo con via Tor dei Conti si trova un’edicola del 1797.
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[1] Poi San Venanzio, demolito ed ora aiuola, a sinistra del Vittoriano
[2] Strada parallela a via Baccina.
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